趙志凌國際金虎洪爾功夫協會
HOME SCUOLA DIDATTICA LINEAGE STORIA EVENTI
     Risultati immagini per logo youtube
5 x 1000


Asd Tigre d'Oro
Forme
Armi
Dodici Ponti
QiGong
Albo d'Oro
International  School
 

Otto Immortali
5 Elementi
5 Animali Shaolin
Danza del Leone

 
Chiu Kao
in the Lam Sai Wing Memorial Book of 1951

Chiu Family in the world
La Famiglia Chiu
dalle origini ad oggi
                
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

                                                   

KUNG FU

Il nome Kung Fu è la traslitterazione degli ideogrammi Kung e Fu, che significano sinteticamente "duro lavoro" e rappresentano il concetto di raggiungimento di un obiettivo con grande sacrificio, applicabile ad ogni campo della vita. Noi ci occupiamo del Kung Fu inteso come la più antica e nobile delle Arti Marziali.

FILOSOFIA NEL KUNG FU

Il Kung Fu è stato nel tempo influenzato da tre correnti filosofiche:

 il Buddismo per l' aspetto meditativo

 il Taoismo per i principi della polarità Yin e Yang, il rapporto con la natura e la ginnastica terapeutica

 il Confucianesimo per l'aspetto formale, la disciplina, le regole, le gerarchie

Un praticante di Kung Fu tradizionale, dovrebbe agire in armonia con le leggi della natura ed avere rispetto per il suo maestro ed in generale per il prossimo.

Le Arti Marziali Cinesi sono state suddivise in due grandi gruppi:

a. Wai Chia o Sistema Esterno: comprende gli stili cosiddetti "duri" o "esterni", chiamati così per l’importanza delle caratteristiche esteriori delle tecniche come forza e velocità. Il principale stile esterno è lo SHAOLIN classico.

b. Nei Chia o Sistema Interno: comprende gli stili cosiddetti "morbidi" o "interni", chiamati così per l’importanza dello sviluppo dell’energia interna. Il più noto stile interno è, senza dubbio, il TAI CHI.

Bisogna dire subito che la suddivisione tra stili esterni e stili interni è artificiosa e concettualmente errata in quanto, per raggiungere l’efficacia, è necessario sempre combinare durezza e morbidezza. Il flusso dell’energia è molto importante anche negli stili detti "esterni", così come il vigore è necessario anche nei cosiddetti stili "interni".
Possiamo solo dire che in una prima fase, negli stili "duri" le tecniche vengono eseguite in maniera forte e veloce, mentre negli stili "morbidi" vengono eseguite assai lentamente ed in completa decontrazione

In una fase successiva negli stili "duri" si ricerca la morbidezza mentre negli stili "morbidi" la pratica diventa più vigorosa.

E' necessario, però, precisare che secondo alcuni tale differenziazione è solo fittizia, poichè non esiste uno stile completamente "esterno" ed uno completamente "interno", questo perchè gli "esterni" col tempo tendono a diventare "interni" e ad usare sempre di piu' i principi illustrati sopra.

 

STILI

Tra gli innumerevoli stili tradizionali presenti in Cina, i più conosciuti e praticati a livello mondiale sono i cinque stili SHAOLIN (Hung,  Choy,  Lau,  Li ,  Mok.). Tra questi il più duro e completo, praticato sin dall’antichità dai notabili del Celeste Impero e dalle famiglie più nobili e potenti della Cina, è l’ HUNG GAR.

 

DA  SHAOLIN A HUNG GAR TRA  STORIA E LEGGENDA

Il tempio della "giovane foresta" (Shaolin) fu edificato dall’imperatore Hsiao Wen nel Honan, una regione del nord della Cina, nei pressi di una delle cinque montagne sacre: il monte Songshan; era il 495. Il primo aggancio con le arti Marziali è da ricercarsi dopo la fondazione del tempio, quando, nel 520 d.C. un monaco buddista indiano di nome Bodhidarma ( in cinese Ta mo) si ritirò nel tempio di Shaolin. Notando che le sedute di meditazione erano faticose e che i monaci erano così deboli da cadere addormentati, Ta mo ideò dei movimenti che fuse con le arti tradizionali cinesi dando vita a quello che sarà conosciuto come il Kung fu di Shaolin: tecniche nate come mezzo per fortificare corpo e anima inevitabilmente si svilupparono in tecniche di combattimento marziali usate nei campi di battaglia! Verso il 680, sotto la dinastia T’ang, quando la maestria dei monaci di Shaolin di Honan era all’apice, fu costruito un secondo monastero nel sud della Cina nella regione di Fukkien (Fujian). Nel 1570 circa un incendio devastò il primo tempio; sembra che i monaci depositari delle maggiori abilità riuscissero a scappare rifugiandosi a Shaolin di Fukkien (Siu Lam ) portando con loro i preziosi libri con i segreti della loro mitica invincibilità. Fu grazie a questo episodio che Shaolin di Fukkien vide crescere la sua importanza divenendo il nuovo centro per la diffusione delle arti marziali in Cina. Nel 1644, i Manchu rovesciarono la dinastia Ming instaurando la dinastia Ching con un regime duro e oppressivo. Fu questo il motivo per cui i monaci di Shaolin, pur isolati dal mondo esterno, trovando atroce la condotta dei governanti, decisero di concedere asilo agli eventuali fuggitivi, per la maggior parte ufficiali dell’ex governo Ming. Dopo le dovute considerazioni da parte degli anziani del tempio ed aver esaminato le qualità dei rifugiati, venivano loro insegnate le Arti marziali a secondo delle capacità e del livello di ognuno. Varcare la soglia di Shaolin non era cosa facile, infatti i candidati erano sottoposti a dure prove di pazienza ed astinenza prima di poter essere ammessi nel tempio: quelli che vi riuscivano sarebbero poi stati iniziati al vero Kung fu dei monaci.

Nel 1768 i Ching distrussero il rinato tempio di Shaolin Honan perché ritenuto un covo di ribelli La leggenda narra che si salvarono cinque monaci considerati in futuro gli antenati della boxe della Cina del sud. I loro nomi erano Baak Mei il cui nome è associato alla boxe del sopracciglio bianco che emigrò  nel Sichuan; Fung Do Dak associato alla boxe della tigre bianca che si trasferì nel monastero WUDANG nel Hubei; Ji Sin associato alla boxe  HUNG che si rifugiò nel tempio GAAU LIN SAAN nel Fukien; Miu Hin associato alla boxe  delle 5 entità da civile si trasferì nel Kwangtung; Ng Mui associata al wing chun si rifugiò nel monastero della gru bianca tra lo Yunan e il Sichuan. in queste terre continuarono l’allenamento della arti marziali. Il kung fu venne  divulgato anche tra i civili ed è proprio in questo periodo che divenne molto diffuso il tipico saluto del kung fu con le mani posizionate con il pugno destro e il palmo sinistro aperto ad rappresentare il sole e la luna, l’unione di questi due caratteri cinesi designava il nome della dinastia MING.

 

All’inizio del XIX sec. i Ching riabilitarono l’insegnamento delle arti marziali. Hung tornò nella sua città Foshan nel Kwantung per aprire una sua scuola con il nome di Hung Ga Kyun Seuht (arte del pugilato della famiglia Hung) durante questo periodo sposò Fong Wing Chun (nipote di Fong Sai Yak). Nel suo insegnamento Hung Hei Gwoon seguiva i principi appresi ma modificava alcuni aspetti per meglio adattarli alle caratteristiche fisiche ed al livello degli atleti. Nel sud della Cina il pugilato cinese veniva anche chiamato Gung-Foo (Kung Fu) quindi lo Hung Ga veniva anche detto Hung Ga Gung Foo.

Nel frattempo Ji Sin continuava i suoi insegnamenti del kung fu camuffandosi come cuoco in una compagnia teatrale che si spostava attraverso il sud della Cina con delle giunche rosse, egli addestrava i rivoluzionari per rieleggere i MING, a quel tempo le rappresentazioni teatrali erano ricche di storie legate a combattimenti marziali di eroi del passato, sfruttando questo egli insegnava l’arte del kung fu di SIULAM .Quando Ji Sin ormai molto anziano seppe della scuola di Hung nella città di Fatshan, gli inviò il suo allievo migliore Luk Ah Choi per permettergli un miglior perfezionamento. Un allievo molto abile di Luk Ah Choi era Wong Tai che divenne suo successore. Anche il figlio di Wong Taai, Wong Key  Ying era molto abile nelle arti marziali e diede un grande contributo alla diffusione dello Hung Gar, egli era considerato uno dei migliori dieci artisti marziali del Kwantung (le 10 tigri del Kwangtung十虎廣東) insieme ad un altro grande combattente di Hung Gar, Tit Kiu Saam (avambracci di ferro) il cui vero nome era Leung Gwan.

Wong Fei Hung (nato nel 1847 e morto nel 1924) figlio di Wong Key Ying ebbe lo stesso successo del padre  nelle arti marziali, da cui aveva appreso l’hung gar, egli si esibiva con il padre per le strade così ebbe numerosi contatti  con esperti di arti marziali, uno di questi contatti molto importanti fu quello con Lam Fong Sing allievo di Tit Kiu Saam da cui apprese la forma Tit sin kuen. Wong Fei Hung  era uno dei migliori esecutori della danza del leone del sud tanto da essere soprannominato “il re dei leoni”. Venne anche arruolato dall’esercito del Kwangtung come istruttore di arti marziali e della milizia civile del Guangzhou. I suoi ultimi anni furono dedicati allo sviluppo della scuola di suo padre, la BO CHI LAM. Con Wong Fei Hung si comincia a parlare di storia moderna dello Hung Gar, molto probabilmente tutte le forme di Hung gar giunte a noi oggi sono le versioni da Lui riviste ed elaborate.

Lam Sai Wing (1861-1942), fu considerato il successore di Wong Fei Hung. Dotato di notevoli doti nel Kung Fu, inizio lo studio delle arti marziali all’interno dell’ambito famigliare per poi proseguire gli studi sotto la guida di differenti maestri, fino al giorno dell’incontro con Wong Fei Hung, sentendo molto parlare della abilità di Hung nelle arti marziali Lam decise di verificare di persona se le voci erano corrispondenti a verità, così che lo andò a sfidare (questo era usuale in quei tempi) Lam si ritrovò scaraventato fuori della palestra dal famoso “calcio senza ombra” per cui era famoso Hung quindi Lam rientro nella sala ed inginocchiandosi davanti Hung chiese di divenire suo allievo. Lam Sai Wing divulgò  l’Hung Gar tramite pubblicazioni e facendo stampare dei libri sulle forme Gung Ji, Foo Hok e Tit Sin, venne inoltre invitato  per l’hung ga il maestro LAM SAI WING, insieme ad altri maestri di stili differenti per la organizzazione del wushu moderno

Lam Sai Wing divulgò lo Hung Gar nel  Gwangjou e ad Hong Kong. Gli allievi più famosi tra quelli addestrati a Hong Kong di Lam Sai Wing  furono Lam Jo, Chan Hon Chung, Chiu Kao, Wong Lee, Lau Jaam.